L’iniziativa di Casa Rosetta si svolgerà in due anni nelle tre province centromeridionali della Sicilia ed è stata approvata dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio
Prevenzione: il 16 marzo al teatro Margherita
L’avvio del progetto “La persona al centro”
Sabato 16 marzo, al teatro Margherita di Caltanissetta, l’Associazione Casa Rosetta terrà un incontro per l’avvio di un progetto di prevenzione e di formazione sulle dipendenze patologiche. Il progetto, elaborato da Casa Rosetta e intitolato “La persona al centro”, è stato approvato e ammesso a contributo dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio. Il Progetto si fonda sui concetti di rete e prossimità con la comunità territoriale e sarà attuato nell’arco di due anni nelle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, in sinergia con gli istituti scolastici, i servizi di prevenzione delle Asp, i Comuni. La prevenzione rappresenta la principale azione per ridurre i rischi ed evitare i danni alla salute correlati all’uso e abuso di sostanze psicoattive, legali e illegali, e all’insorgenza di disturbi comportamentali, attraverso interventi rivolti alla persona, alla famiglia, alla comunità con un approccio di sistema.
La prevenzione sarà rivolta agli adolescenti, anche con il supporto delle attività sviluppate all’interno dei centri di ascolto attivi nelle tre province. Un’altra parte del progetto offrirà aggiornamento e formazione a insegnanti e professionisti o esponenti delle forze dell’ordine, con l’obiettivo di potenziare le capacità di essere promotori in materia di prevenzione dell’uso di sostanze e di tutte le forme di dipendenza e diffondere i progetti di prevenzione basati sull’evidenza scientifica in tutti i contesti, con particolare riferimento al contesto scolastico, aumentando la diffusione e l’adozione di interventi efficaci. La formazione dei formatori e la prevenzione avverranno sulla base del programma “Unplugged” rivolto alle scuole, validato a livello internazionale e di provata efficacia.
Il progetto approvato dal Dipartimento delle politiche antidroga prevede anche la creazione di Spazi per l’ascolto e l’aggregazione giovanile in tre comuni dei territori di intervento del progetto – Caltanissetta, San Giovanni Gemini (Ag) e Pietraperzia (En), al fine di contrastare la povertà educativa dovuta non soltanto allo status sociale e culturale ma alla povertà di relazioni, all’isolamento, alla scarsità di opportunità di apprendimento non formale. In particolare, s’intendono realizzare iniziative capaci di sviluppare e sperimentare l’ascolto attivo, la creatività e l’aggregazione dei ragazzi attorno a un “fare” che dovrebbe motivare a sperimentare in modo diverso di essere “attivi”, protagonisti responsabili e autonomi in una visione di promozione umana e di cittadinanza attiva.
Il servizio contemporaneamente prevede un’articolazione di azioni di ricerca, di formazione e di supporto nel territorio allo scopo di coordinare ed integrare la propria attività con altri centri e servizi territoriali che ugualmente intervengono nel campo dell’educazione e dell’aggregazione degli adolescenti. Tale servizio richiede un forte sostegno umano, sociale e
politico.
I Centri hanno lo scopo anche di creare uno spazio di parola per prevenire e/o affrontare il disagio psichico attraverso l’attenzione su alcune tematiche e problematiche inerenti allo sviluppo adolescenziale, come ad esempio le trasformazioni del corpo, il rapporto con il corpo, l’alimentazione, la sessualità, lo sviluppo dell’identità personale, ecc., argomenti che frequentemente creano disagio in questa specifica fase dello sviluppo.
Gli obiettivi specifici del progetto sono coerenti con il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, recepito dalla Regione siciliana nel Piano regionale della prevenzione 2020-2025, e in particolare il Macro obiettivo 2 – Dipendenze e problemi correlati, - PP4 Dipendenze – il quale recita “La prevenzione è la principale azione per evitare e ridurre i rischi e in danni alla salute correlati all’uso e abuso di sostanze psicoattive legali e illegali e all’insorgenza di disturbi comportamentali”. Essi rispondono, inoltre, agli standard di qualità del Consiglio d’Europa (2015) sulla qualità della prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope.